
Il debito pubblico ha sfiorato all'inizio dell'anno 2.166 miliardi. Le entrate sono aumentate di 31,3 miliardi.
Il debito pubblico italiano è salito a gennaio, rispetto a dicembre, di €31 miliardi a €2.165,90 miliardi. È quanto risulta dal supplemento al bollettino statistico della Banca d'Italia dedicato alla finanza pubblica.

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Via Nazionale indica che "l'incremento è dovuto all'aumento di €36,3 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro, pari a fine gennaio a €82,6 miliardi (contro €46,3 a dicembre del 2014), solo in parte compensato dall'avanzo di cassa delle Amministrazioni pubbliche (€4,6 miliardi) e dall'effetto complessivo dell'emissione di titoli sopra la pari, del deprezzamento dell'euro e degli effetti della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione (€0,7 miliardi)".
Le entrate tributarie si sono attestate a gennaio a €31,3 miliardi, in lieve aumento rispetto allo stesso mese del 2014, quando erano ammontate a €31 miliardi.
Bankitalia ricorda che "la significatività dei dati del mese di gennaio è limitata da disomogeneità nei tempi e nelle modalità di contabilizzazione di alcune entrate (la difformità temporale riguarda prevalentemente anticipi/slittamenti fra i mesi di dicembre e di gennaio)".