
L'indice NIC è calato lo scorso mese dello 0,1%. L'indice IPCA ha registrato una variazione nulla.
L'Istat ha confermato oggi che l'inflazione (indice NIC) è calata in Italia a marzo dello 0,1% (come a febbraio).

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L'ufficio di statistica spiega che la stabilita' della flessione tendenziale dell'indice generale e' la sintesi del ridimensionamento del calo tendenziale dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-9,0%, da -12,8% di febbraio) e del rallentamento della crescita su base annua dei prezzi dei servizi, con particolare riguardo a quelli relativi ai Trasporti (+0,5%, da +1,4% di febbraio).
L'inflazione di fondo, al netto degli alimentari freschi e dei beni energetici, è scesa a +0,4% (da +0,6% del mese precedente); al netto dei soli beni energetici, è scesa a +0,6% (da +0,7% di febbraio).
Su base mensile l'inflazione è aumentata a marzo dello 0,1% contro il +0,3% registrato nel mese precedente. Anche questo dato è conforme alla stima preliminare.
L'inflazione acquisita per il 2015 è pari a -0,1% (da -0,2% di febbraio).
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona (il cosiddetto "carrello della spesa") sono calati dello 0,2% su febbraio e aumentati dello 0,8% su base annua (da +0,7% del mese precedente).
L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), quello considerato dall'UE per le sue statistiche, è aumentato del 2,1% su base mensile e ha registrato una variazione nulla su base annua (la stima provvisoria era -0,1%), dopo la lieve ripresa rilevata a febbraio (+0,1%).
L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, è aumentato dello 0,2% su febbraio e calato dello 0,2% su marzo 2014.