L’Istat ha comunicato oggi che le esportazioni verso i paesi extra Ue sono aumentate a marzo del 2,2%.
L’ufficio di statistica osserva che la crescita congiunturale delle esportazioni è sostenuta dall’energia (+19,1%), dai beni di consumo non durevoli (+5,9%) e dai beni intermedi (+2.4%). Le vendite di beni di consumo durevoli (-4,0%) e di beni strumentali (-0,4%) sono invece in flessione.
Su base annua le esportazioni sono aumentate a marzo del 13,2%. L’aumento è condizionato sia da una differenza nei giorni lavorativi (22 a marzo 2015 rispetto a 21 a marzo 2014, per un contributo pari a +1,7 punti percentuali) sia, in misura più rilevante, dal forte incremento dell’export di mezzi di navigazione marittima (per un contributo pari a +2,3 punti percentuali). Anche al netto di questi effetti, la crescita tendenziale delle vendite sui mercati extra Ue risulta ampiamente positiva e particolarmente marcata anche per i prodotti intermedi (+13,1%) e i beni di consumo non durevoli (+11,0%).
Le importazioni dai Paesi extra Ue sono aumentate lo scorso mese, rispetto a febbraio del 4,8%. La crescita congiunturale dell’import è diffusa a tutti i raggruppamenti principali di beni, esclusi i beni strumentali (-0,6%). Gli acquisti di energia (+7,7%) e di beni di consumo (+7,0%) sono in rilevante espansione.
Su base annua le importazioni sono scese del 9%.Al netto della componente energetica (-15,7%), la crescita degli acquisti dai paesi extra Ue è più ampia (+20,5%) e diffusa a tutti i comparti.
A marzo il surplus commerciale si è attestato a €3,58 miliardi, in forte aumento rispetto a quello dello stesso mese dell’anno precedente (€2,7 miliardi). Il surplus nell’interscambio di prodotti non energetici è pari a 6,2 miliardi, rispetto ai 5,9 miliardi di marzo 2014.
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