
Su base annua i prezzi alla produzione sono calati del 2,4%.
A marzo i prezzi alla produzione sono rimasti invariati rispetto a febbraio e calati del 2,4% rispetto allo stesso mese del 2014. Lo ha comunicato oggi l'Istat.

✅ Conosci la rivoluzione del social trading di eToro? Unisciti alla community, la funziona CopyTrader™ ti permette di copiare in automatico le strategie dei migliori traders del mondo. Ottieni un conto Demo con 100.000€ di credito virtuale >>
L'ufficio di statistica indica che i prezzi dei prodotti venduti sul mercato interno diminuiscono dello 0,1% rispetto a febbraio e del 3,1% su base tendenziale. Al netto del comparto energetico si registra una variazione congiunturale nulla ed un aumento dello 0,1% su base tendenziale.
I prezzi dei beni venduti sul mercato estero segnano un aumento dello 0,1% sul mese precedente (con un calo dello 0,1% per l'area euro ed un aumento dello 0,3% per quella non euro). In termini tendenziali si registra una diminuzione dello 0,1% (con un calo dello 0,6% per l'area euro e una variazione positiva dello 0,2% per l'area non euro).
Riguardo ai contributi settoriali il contributo maggiore al calo tendenziale dei prezzi dei beni venduti sul mercato interno proviene dal comparto energetico (-3,0 punti percentuali). Anche sul mercato estero i contributi negativi più rilevanti derivano dall'energia sia per l'area euro che per quella non euro (rispettivamente -0,6 e -0,9 punti percentuali).
Il settore di attività economica per il quale si rileva il calo tendenziale dei prezzi più marcato è quello della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati, con diminuzioni dell'11,0% sul mercato interno e del 22,4% su quello estero.