
Enel ha beneficiato della crescita delle sue attività nell'America Latina e nelle energie rinnovabili.
Enel (IT0003128367) ha comunicato oggi che nel primo trimestre del 2015 il suo Ebitda è cresciuto dello 0,8% a €4,02 miliardi. Gli analisti avevano previsto circa €3,9 miliardi. Il colosso elettrico ha beneficiato della solida perfomance delle sue attività nell'America Latina e nelle energie rinnovabili.

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I ricavi sono cresciuti del 9,8% a quasi €20 miliardi. Le vendite di energia elettrica sono scese dell'1,9% a 66,5 TWh, a causa delle minori vendite realizzate in Italia e in Iberia. Le vendite di gas alla clientela finale hanno ammontato a 3,3 miliardi di metri cubi, con un incremento di circa 0,3 miliardi di metri cubi rispetto allo stesso periodo del 2014.
L'utile netto si è attestato a €810 milioni, in calo del 6,7% rispetto al primo trimestre del 2014. Il risultato ha risentito della maggior incidenza delle interessenze di terzi a seguito principalmente della cessione, nel quarto trimestre 2014, del 21,92% di Endesa (ES0130670112) e quindi, indirettamente, di tutte le attività nella Penisola Iberica.
L’indebitamento finanziario netto è salito, rispetto alla fine di dicembre, del 5,7% a €39,51 miliardi.
Enel ha indicato che i programmi attivati dalle Global Business Lines, finalizzati all’ottimizzazione dei costi e ad un’efficiente gestione degli asset, evidenziano già nei primi mesi dell’anno dei risultati in linea con il trend atteso per l’intero esercizio 2015.