Standard & Poor’s ha confermato il rating dell’Italia a “BBB” (un gradino sopra la soglia junk, spazzatura), con outlook stabile.
S&P indica in una nota che la ripresa dell’economia italiana è in corso grazie soprattutto a fattori esterni. L’agenzia cita la migliore congiuntura nell’Eurozona, l’indebolimento dell’euro e il calo del prezzo del petrolio.
S&P prevede che il PIL italiano crescerà quest’anno dello 0,4% e nel biennio 2016-2017 in media dell’1%.
S&P giudica positivamente l’approvazione della nuova legge elettorale che “potrebbe migliorare l’efficienza del processo legislativo”. L’Italicum insieme agli interventi sul mercato del lavoro e sulle banche popolari dimostrerebbero la volontà del governo di Matteo Renzi di continuare nella realizzazione del suo programma di riforme.
Per quanto riguarda i conti pubblici S&P avverte che la sentenza della Corte costituzionale sull’indicizzazione delle pensioni mette a rischio il raggiungimento degli obiettivi di un deficit/PIL all’1,8% nel 2016 e allo 0,8% nel 2017.
S&P osserva che l’oulook stabile si basa sull’aspettativa dell’implementazione di ulteriori riforme strutturali e di bilancio che potrebbero incrementare il potenziale di crescita nei prossimi anni.
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