La Borsa di Milano ha chiuso oggi in netta flessione. Il FTSE MIB ha perso l’1,1% a 23.495,68 punti.
L’Istat ha confermato oggi che l’Italia è uscita nel primo trimestre dalla recessione. La notizia non ha potuto sostenere Piazza Affari. Gli investitori continuano ad essere preoccupati a causa della situazione della Grecia. A pesare sono state inoltre i deboli dati macroeconomici arrivati nel pomeriggio d’oltreoceano. L’economia statunitense è calata nel primo trimestre dello 0,7%. Il Chicago PMI, un indicatore del settore manifatturiero, è precipitato a maggio a 46,2 punti.
Fiat Chrysler (NL0010877643) ha perso lo 0,8%. John Elkann ha confermato i contatti con General Motors (US37045V1008), sottolineando però che non sono gli unici nel quadro di un possibile consolidamento del settore dell’auto.
Telecom Italia (IT0003497168) ha perso l’1,9%. Vivendi (FR0000127771) ha completato la vendita di GVT a Telefónica (ES0178430E18) e nelle prossime settimane entrerà in possesso dell’8,3% dell’operatore telefonico italiano.
I bancari hanno chiuso contrastati. Banca Popolare di Milano (IT0000064482) ha guadagnato lo 0,2%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna (IT0000066123) l’1,6% e Banca MPS (IT0001334587) lo 0,9%. Banco Popolare (IT0004231566) ha perso lo 0,9%, UniCredit (IT0000064854) lo 0,6%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 2,1%, Mediobanca (IT0000062957) lo 0,8% e UBI Banca (IT0003487029) l’1,5%.
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