La Borsa di Milano ha chiuso oggi in deciso ribasso. Il FTSE MIB ha perso il 2,4% a 22.328,03 punti.
I rischi di una “Grexit” sono aumentati ulteriormente. Durante il fine settimana è fallito il negoziato tra il governo greco e l’UE a causa di “significative distanze” tra le parti. La forte tensione sui mercati si è riflessa sull’obbligazionariato. Lo spread con il Bund è balzato al di sopra di 160 punti base.
In questo contesto i bancari hanno sofferto anche oggi in particolar modo. Banca Popolare di Milano (IT0000064482) ha perso il 3,2%, Banco Popolare (IT0004231566) il 4,5%, UniCredit (IT0000064854) il 3,8%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 3,2%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna (IT0000066123) il 2,8%, Banca MPS (IT0001334587) il 4,1%, Mediobanca (IT0000062957) il 3,2% e UBI Banca (IT0003487029) il 4,8%.
Il nuovo calo del prezzo del petrolio ha penalizzato i petroliferi. Eni (IT0003132476) ha perso l’1,9%, Saipem (IT0000068525) l’1,1% e Tenaris (LU0156801721) il 2%.
Tod’s (IT0003007728) ha guadagnato lo 0,7% ed è stato l’unico titolo del FTSE MIB ha chiudere sopra la parità. Venerdì scorso Banca IMI ha alzato il suo target price per il gruppo impegnato nel settore dell’abbigliamento da €79,85 a €91,75.