Il Tesoro ha confermato che la Ipo di Poste Italiane si terrà entro l’anno.
Oggi si è svolta presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze una riunione sullo stato di avanzamento dell’operazione, alla presenza del ministro Padoan e dell’amministratore delegato della società Francesco Caio, con il contributo del Dipartimento del Tesoro, dei suoi consulenti e dei global coordinator. Le parti presenti hanno constatato l’avanzamento di tutte le operazioni preliminari nel pieno rispetto della tabella di marcia. È stato quindi confermato l’obiettivo di portare la società in borsa nel 2015.
Il Tesoro spiega che dai primi contatti con gli investitori è emerso che l’operazione di quotazione di Poste Italiane beneficia di una forte associazione con la stagione di riforme, rinnovamento e modernizzazione del Paese nella quale è impegnato il Governo. L’operazione è percepita come un simbolo del cambiamento in atto nel Paese.
Nel corso della riunione, oltre a fare il punto sull’avanzamento delle operazioni preliminari alla quotazione, il ministro Padoan e l’a.d. Francesco Caio si sono soffermati sul ruolo di offerta capillare di servizi e raccolta del risparmio che Poste Italiane ha tradizionalmente svolto nel Paese, e sull’esigenza di rafforzare questo ruolo nel futuro anche attraverso il ricorso agli strumenti e alle risorse del mercato.
La sostenibilità del ruolo sociale dell’azienda nel lungo periodo è uno degli obiettivi strategici dell’operazione di quotazione. L’attenzione al ruolo dell’azienda nella comunità nazionale è peraltro parte integrante del piano industriale, concretizzata nell’equilibrio tra interessi degli shareholder e interessi degli stakeholder. “Proprio per favorire questo equilibrio tra shareholder e stakeholder l’offerta di azioni riserverà quote rilevanti all’azionariato popolare e privilegi specifici per i dipendenti”, conclude il Tesoro.
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