La Banca d’Italia si attende un progressivo rafforzamento della ripresa ciclica dell’economia. Via Nazionale ha alzato le sue stime sul PIL per il 2015 da +0,4% a +0,7% e per il 2016 da +1,2% a +1,5%.
Nel suo Bollettino Economico Bankitalia spiega che la revisione delle prospettive di crescita è attribuibile in larga parte alla dinamica degli investimenti.
Bankitalia aggiunge che le sue stime presuppongono la prosecuzione degli effetti dello stimolo monetario sui tassi di cambio, sui rendimenti a lungo termine e sulle condizioni del credito; “si basano inoltre sul presupposto di un graduale rafforzamento della domanda estera, soprattutto di quella proveniente dai nostri partner europei, nonché sulle ipotesi di una permanenza del prezzo del petrolio sugli attuali livelli e di un orientamento sostanzialmente neutrale della politica di bilancio, in linea con i programmi del Governo”, si legge ancora nel documento.
Secondo Bankitalia i rischi per la crescita sarebbero bilanciati per l’anno in corso, ma ancora orientati prevalentemente al ribasso per il prossimo. L’istituto centrale avverte che “i rischi si accentuerebbero se si diffondesse la percezione di un indebolimento nella determinazione nel portare a termine le riforme necessarie a risollevare il potenziale di sviluppo dell’Italia: un aumento dell’incertezza potrebbe frenare la crescita degli investimenti e contrastare la ripresa dei consumi, condizioni per un ritorno alla crescita”.
La ripresa dell’attività produttiva dovrebbe tradursi in un progressivo miglioramento dell’occupazione, pari a 1,5 punti percentuali nel biennio; il tasso di disoccupazione è visto scendere dal 12,6 per cento del 2014 all’11,9 del 2016.
Bankitalia ha rivisto infine al rialzo anche le sue stime d‘inflazione, per il 2015 da -0,2% a +0,2% e per il 2016 da +0,7% a +1,1%.
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