Saipem (IT0000068525) ha annunciato oggi di aver chiuso il primo semestre del 2015 in rosso di €920 milioni. A pesare è stata la cancellazione del contratto South Stream. Saipem ha inoltre effettuato svalutazioni per €929 milioni sul capitale d’esercizio netto e sul capitale immobilizzato.
L’Ebit è stato nel primo semestre negativo per €790 milioni. L’Ebit adjusted si è attestato a -€579 milioni. I ricavi sono calati del 10% a €5,37 miliardi. Gli ordini sono crollati del 73,3% a €3,5 miliardi. Il portafoglio ordini residuo era al 30 giugno pari a circa €19,02 miliardi (€22,15 miliardi al 31 dicembre 2014). Il debito netto è aumentato a €5,53 miliardi (€4,42 miliardi a fine 2014). Il dato include il temporaneo impatto netto negativo di €502 milioni relativi a scadenze nel semestre di derivati di copertura cambi.
Piano di rilancio “Fit for the future”
Al fine di massimizzare la propria capacità di competere e creare valore in un difficile contesto di mercato, Saipem si è dotata di un piano di rilancio e taglio costi che porterà saving cumulati di €1,3 miliardi tra il 2015 e il 2017.
Saipem spiega che il programma, denominato “Fit for the future”, si articola attraverso una razionalizzazione del portafoglio di asset della società per rifocalizzarla su paesi e attività a maggior valore aggiunto. E’ inoltre in corso una revisione dei processi e dell’organizzazione della società, al fine di aumentare la rapidità e l’efficienza delle operazioni. Come conseguenza di queste misure, tra il 2015 e il 2017 si prevede una riduzione della forza lavoro di 8.800 persone. Il piano di rilancio comporta anche una rifocalizzazione del piano di investimenti, con effetti già sul capex per il 2015 ora previsto al di sotto dei €600 milioni.
Le nuove stime per il 2015
Saipem ha rivisto le stime per il 2015 per tenere conto della cancellazione del contratto South Stream e dalle svalutazioni effettuate nel secondo trimestre. Il gruppo di ingegneristica petrolifera si attende ora per quest’anno ricavi intorno ai €12 miliardi di euro (da €12-13 miliardi della stima precedente) un Ebit adjusted negativo per €250 milioni circa, un Ebit in rosso per €450 milioni circa (dal dato positivo di €500-700 milioni stimato precedentemente), una perdita netta di €800 milioni (da un utile di €200-300 milioni) e un debito netto inferiore a €5 miliardi (da un debito sotto €4 miliardi).
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