La Borsa di Milano ha chiuso oggi in flessione. Il FTSE MIB ha perso l’1% a 23.473,25 punti.
Gli investitori continuano ad essere preoccupati a causa del rallentamento dell’economia della Cina. La crisi della Grecia è inoltre lungi dall’essere risolta. La Borsa di Atene ha chiuso anche oggi in netto ribasso.
Tra i bancari Banca Popolare di Milano (IT0000064482) ha perso l’1,8%, Banco Popolare (IT0004231566) il 2,3%, UniCredit (IT0000064854) l’1%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 2,6%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna (IT0000066123) il 2,8%, Banca MPS (IT0001334587) il 2,3%, Mediobanca (IT0000062957) l’1,4% e UBI Banca (IT0003487029) il 2,4%. L’intero settore bancario europeo ha sofferto oggi a causa del tonfo di Crédit Agricole (FR0000045072).
La debolezza del prezzo del petrolio ha penalizzato anche oggi i petroliferi. Eni (IT0003132476) ha perso l’1% e Saipem (IT0000068525) l’1,5%.
Prysmian (IT0004176001) ha guadagnato il 2,4%. Morgan Stanley ha confermato il suo rating di “Overweight” sul titolo del produttore di cavi ed alzato il target price a €23,50.
Atlantia (IT0003506190) ha guadagnato lo 0,2%. L’operatore di autostrade ha aumentato nel primo semestre l’utile netto più di quanto atteso dalla maggior parte degli analisti.
Fuori dal paniere principale Salini Impregilo (IT0003865570) ha perso il 4,5% dopo aver annunciato risultati semestrali inferiori alle attese del mercato.