La ripresa dei consumi ha accelerato significativamente. L’ICC – l’indicatore elaborato da Confcommercio – ha registrato a luglio 2015 una crescita dello 0,4% rispetto a giugno ed un incremento del 2,1% su base annua, la variazione più elevata degli ultimi cinque anni.
L’associazione dei commercianti indica che i dati degli ultimi mesi confermano il miglioramento della domanda per consumi, sostenuta in larga parte da un nuovo ciclo di acquisti di beni durevoli. “La crescita dell’ICC – spiega Confcommercio – si inserisce in un contesto in cui quasi tutti gli indicatori cominciano ad assumere un’intonazione positiva, consolidando la tendenza alla ripresa dell’economia che, seppure non ha assunto dimensioni particolarmente sostenute, appare oggi meno fragile rispetto a qualche mese fa”.
Le dinamiche congiunturali
La crescita modesta crescita congiunturale dell’ICC a luglio (+0,4%) deriva da un aumento dello 0,6% della domanda dei beni e da un lieve ridimensionamento della componente relativa ai servizi (-0,1). Aumenti significativi si sono registrati per i beni e servizi per la casa (+1,7%), al cui interno un ruolo non secondario è stato svolto dai consumi di energia elettrica, e per i beni e i servizi per la mobilità (+0,9%).
Di modesta entità è risultata sia la crescita della spesa per i beni e i servizi per le comunicazioni (+0,3%), sia per l’abbigliamento e le calzature (+0,2%), segmento che non sembra aver beneficiato in maniera significativa del tradizionale periodo delle vendite in saldo. In lieve rialzo anche la spesa per gli alimentari, le bevande e i tabacchi (+0,1%) dopo il rallentamento rilevato a maggio e a giugno.
In riduzione è risultata la domanda per beni e servizi ricreativi (-0,3) per gli alberghi, i pasti e i consumi fuori casa (-0,2) e per i beni e i servizi per la cura della persona (-0,1%).
Le dinamiche tendenziali
Il forte aumento tendenziale dell’ICC di luglio sintetizza l’andamento positivo sia della domanda relativa ai beni (+2,3%), sia di quella per i servizi (+1,6%). A luglio gli aumenti più significativi, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, si sono riscontrati per i beni e servizi per la mobilità (+8,8%) e per i beni e i servizi per le comunicazioni (+5,1%).
Più contenuto è stato l’incremento, su base annua, per i beni e i servizi per la casa (+2,1%), in controtendenza con l’andamento stagnante dei mesi precedenti. In moderato miglioramento è risultata anche la spesa per gli alberghi, i pasti e i consumi fuori casa (+2,0%) e per l’abbigliamento e le calzature (+0,8%). Un dato positivo, ma di lieve entità, ha riguardato la domanda per i beni e i servizi per la cura della persona (+0,3%) e per i beni e i servizi ricreativi (+0,1%).
L’unico segmento che evidenzia ancora una diminuzione su base annua è quello relativo alla spesa per gli alimentari, le bevande e i tabacchi (-0,2%).
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