Prosegue la lenta ripresa dei consumi. L’ICC – l’indicatore elaborato da Confcommercio – ha registrato ad agosto 2015 un calo dello 0,3% rispetto a luglio ed un incremento del 2% su base annua.
L’associazione dei commercianti indica che il dato congiunturale, seppure negativo, non sembra rappresentare un’interruzione nel processo di recupero dei livelli di consumo messo in atto dalle famiglie a partire dalla fine del 2014. Il ridimensionamento è stato infatti influenzato da alcuni elementi occasionali che le normali tecniche di destagionalizzazione non riescono ad eliminare.
Le dinamiche congiunturali
Il calo rispetto a luglio deriva da una stabilità della componente relativa ai servizi e da un lieve ridimensionamento della domanda dei beni (-0,4%). L’unico rialzo ha interessato la domanda di beni e servizi ricreativi (+0,3%), che recupera in parte il ridimensionamento rilevato a giugno e luglio.
Per gli alberghi, i pasti e i consumi fuori casa ad agosto si è registrata una variazione nulla dopo la perdita di modesta entità nei mesi di giugno e luglio; invariata anche la domanda per i beni e i servizi per la cura della persona e per l’abbigliamento e le calzature, che a luglio avevano fatto registrare un lieve incremento.
I consumi di energia elettrica legati a fattori climatici hanno influenzato l’andamento negativo della domanda dei beni e servizi per la casa (-1,3%) dopo l’impennata della spesa che si è registrata nel mese di luglio.
Una riduzione, ma più contenuta, ha riguardato la spesa per gli alimentari, le bevande e i tabacchi (-0,4%), per i beni e i servizi per la mobilità (-0,1%) e per i beni e i servizi per le comunicazioni (-0,2%), dopo che a luglio tutti avevano manifestato un andamento positivo.
Le dinamiche tendenziali
L’aumento tendenziale dell’ICC di agosto, tra i più forti degli ultimi cinque anni, sintetizza l’andamento positivo sia della domanda relativa ai beni (+2,2%), sia di quella per i servizi (+1,5%). Rispetto allo stesso mese dello scorso anno le variazioni positive più significative hanno riguardato i beni e servizi per la mobilità (+8%) e i beni e i servizi per le comunicazioni (+3,8%).
Più contenuto l’incremento, su base annua, per gli alberghi, i pasti e i consumi fuori casa (+2,2%) e per i beni e i servizi per la casa (+1,1%). In moderata crescita la spesa per i beni e i servizi ricreativi (+1,0%), dopo il fiacco andamento registratosi a luglio, per i beni e i servizi per la cura della persona (+0,7%) e per l’abbigliamento e le calzature (+0,7%).
Un dato positivo, ma di modesta entità, ha riguardato la spesa per gli alimentari, le bevande e i tabacchi (+0,2%) in ridimensionamento rispetto a luglio.
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