Finmeccanica (IT0003856405) ha annunciato oggi di aver chiuso i primi nove mesi del 2015 con utile netto ordinario di €150 milioni, contro la perdita di €54 milioni nello stesso periodo dello scorso anno.
I ricavi sono aumentati del 4,6% a €9 miliardi. Il gruppo industriale ha beneficiato dell’indebolimento dell’euro.
L’Ebita è aumentato del 44,7% a €745 milioni, grazie al miglioramento della redditività in alcune aree di business ed ai benefici derivanti dai piani di ristrutturazione.
Il Free Operating Cash Flow (FOCF) è stato negativo per €935 milioni, in miglioramento di €420 milioni rispetto ai €1.355 milioni negativi nei primi nove mesi del 2014.
Gli ordini sono aumentati del 2,6% a circa €7,79 miliardi, grazie al favorevole impatto del cambio, nonostante il calo di Elicotteri (anche per l’Oil&Gas) e Aeronautica, entrambi i quali nel 2014 avevano beneficiato di importanti ordini straordinari.
Il portafoglio ordini è sceso dell’1,8% a circa €28,07 miliardi. Ciò assicura al gruppo una copertura superiore a due anni e mezzo di produzione equivalente.
L’indebitamento netto incluse le discontinued operation si è attestato a €5.125 milioni, in miglioramento di €224 milioni rispetto ai €5.349 milioni al 30 settembre 2014. Finmeccanica spiega che l’aumento rispetto ai €3.962 milioni registrati al 31 dicembre 2014 è essenzialmente dovuto all’effetto negativo del flusso di cassa di periodo, andamento peraltro tipico nelle dinamiche del gruppo.
In considerazione dei risultati ottenuti nei primi nove mesi del 2015 e delle aspettative per il successivo trimestre, Finmeccanica stima ora che il valore annuale di Ebita si attesterà nell’intorno di €1,13 miliardi, al top della forchetta di €1,08 – €1,13 miliardi indicata precedentemente al mercato.