La Borsa di Milano ha chiuso oggi in ribasso. Il FTSE MIB ha perso lo 0,7% a 22.312,63 punti.
Piazza Affari si è indebolita nel pomeriggio. A pesare sono stati i timori legati ad una possibile stretta monetaria negli USA. In un’audizione alla commissione Finanza della Camera, Janet Yellen ha affermato che la Fed potrebbe alzare i tassi a dicembre visto che la ripresa economica continua ed i rischi globali si sono ridotti.
Anima Holdings (IT0004998065) ha perso il 4,8%. Secondo indiscrezioni di stampa Arca avrebbe ricevuto una proposta non vincolante dalla società di investimento Atlas Merchant Capital. Anima potrebbe quindi rimanere fuori gioco.
Telecom Italia (IT0003497168) ha perso il 3,7%. Xavier Niel ha dichiarato di non aver azioni né diritti di voto immediatamente disponibili e non ha agito in concerto con altri quando ha costruito la propria posizione lunga sul 15,14% del capitale del gruppo telefonico. La sussidiaria brasiliana TIM Participacoes (BRTCSLACNPR7) ha inoltre annunciato dei deludenti risultati per il terzo trimestre.
Fiat Chrysler (NL0010877643) ha perso il 2,7%. Lo scandalo delle emissioni che ha travolto Volkswagen (DE0007664039) rischia di allargarsi ai veicoli a benzina.
Intesa Sanpaolo (IT0000072618) ha perso il 2,2%. Dopo la pubblicazione della trimestrale, alcuni analisti hanno tagliato oggi il loro target price per il titolo dell’istituto di credito.
Tod’s (IT0003007728) ha guadagnato il 4%. HSBC ha alzato il suo rating sul titolo del gruppo impegnato nel settore dell’abbigliamento da “Hold” a “Buy”.
Finmeccanica (IT0003856405) ha guadagnato l’1,6%. Il gruppo industriale ha annunciato una solida trimestrale ed alzato le stime di Ebita per il 2015. I positivi conti di Finmeccanica spingono l’intero settore. CNH Industrial (NL0010545661) guadagna il 3,2% e Prysmian (IT0004176001) il 2,5%.
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