La fase di ripresa dell’economia italiana si sta progressivamente rafforzando. Lo ha affermato oggi il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, nel corso dell’audizione all’esame della manovra economica per il triennio 2016-2018 presso le commissioni riunite 5ª Senato e V Camera.
Padoan ha ricordato che nella Nota di Aggiornamento del DEF il Governo ha rivisto al rialzo la previsione di crescita del PIL per il 2015 dallo 0,7 allo 0,9 per cento, quella per il 2016 dall’1,4 all’1,6. Il ministro ha indicato che anche le proiezioni per gli anni seguenti restano più favorevoli, “pur nell’ambito di una valutazione che rimane prudenziale”.
Padoan ha spiegato che la ripresa della domanda appare equilibrata nella composizione, sostenuta dalle esportazioni ma anche dal rafforzamento dei consumi interni e dalla ripartenza degli investimenti. “Diversi indicatori suggeriscono un andamento positivo dell’economia italiana nel terzo trimestre, in particolare nel settore dei servizi. Sono evidenti anche i segnali di ripresa dell’occupazione, che riflettono il miglioramento del ciclo in un contesto di accresciuta adattabilità del mercato del lavoro”, ha aggiunto.
Padoan ha sottolineato che il ritorno alla crescita consentirà di imprimere un’inversione alla traiettoria del debito: dopo otto anni di aumento ininterrotto il rapporto tra debito pubblico e PIL dovrebbe scendere nel 2016 di 1,4 punti percentuali. Negli anni successivi il rapporto è atteso ridursi a un ritmo più elevato, per raggiungere valori inferiori al 120 per cento nel 2019.
Secondo Padoan il profilo di riduzione del debito consentirà di soddisfare già nel 2016 la regola del debito, irrobustendo ulteriormente la fiducia dei mercati, come mostra l’andamento dello spread.
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