Il rafforzamento dell’economia riduce i rischi per la stabilità finanziaria. Lo afferma la Banca d’Italia. Secondo Via Nazionale le condizioni di offerta dei prestiti bancari sono in progressivo miglioramento e dovrebbero tornare a crescere nel 2016. Tuttavia il credito al settore privato in rapporto al PIL è ben inferiore ai valori medi di lungo periodo. Restano complessivamente favorevoli gli indicatori di sostenibilità delle finanze pubbliche.
Bankitalia indica nel suo “Rapporto sulla stabilità finanziaria” che la ripresa economica ha un impatto positivo anche sul settore immobiliare. Si è arrestato infatti il calo dei prezzi degli immobili e gli indicatori prospettici prefigurano la prosecuzione del miglioramento nei prossimi mesi.
L’aumento del reddito disponibile e i bassi tassi di interesse rafforzano inoltre le condizioni finanziarie delle famiglie. “Si riduce la vulnerabilità anche delle fasce più deboli e l’indebitamento rimane basso, pur in presenza di una forte ripresa dei mutui immobiliari”, osserva Bankitalia.
Il miglioramento delle condizioni finanziarie delle imprese si sta estendendo anche a quelle più fragili; crescono lievemente i margini di profitto. “In uno scenario macroeconomico di ripresa dell’attività coerente con le nostre proiezioni più recenti, la quota di imprese finanziariamente vulnerabili si ridurrà in misura significativa nel 2016”. Rischi possono derivare – afferma Bankitalia – da un’evoluzione sfavorevole delle condizioni macroeconomiche o da un repentino rialzo dei tassi di interesse.
Dopo le tensioni osservate in estate a seguito delle vicende relative al debito sovrano della Grecia e del calo dei corsi azionari in Cina, le condizioni di liquidità dei mercati finanziari italiani sono tornate distese. L’elevata volatilità dei mesi scorsi potrebbe tuttavia riflettere anche cambiamenti strutturali in atto sui mercati internazionali.
Secondo Bankitalia il programma di acquisto di titoli di Stato dell’Eurosistema non avrebbe causato distorsioni del meccanismo di formazione dei prezzi sul mercato dei titoli italiani. A ciò avrebbero contribuito le modalità di conduzione degli interventi – distribuiti nel tempo e lungo tutta la curva delle scadenze – e il programma di prestito titoli avviato in maggio dalla stessa Via Nazionale.
Il graduale miglioramento dell’economia si riflette anche sui bilanci delle banche italiane. Bankitalia spiega che il deterioramento della qualità del credito, rallentato nei mesi estivi, dovrebbe continuare ad attenuarsi nel 2016. Pur ancora debole, la redditività appare in crescita, mentre prosegue il rafforzamento del patrimonio, anche grazie agli aumenti di capitale realizzati nella prima metà dell’anno. Il rapporto tra il capitale di migliore qualità e le attività ponderate per i rischi (CET1 ratio) dei primi cinque gruppi è salito in giugno all’11,8 per cento, un livello prossimo a quello delle altre grandi banche europee.
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