
Spread in rialzo a 100 punti base. A picco il settore del risparmio gestito.
La Borsa di Milano ha chiuso oggi per la quarta seduta di fila in ribasso. Il FTSE MIB ha perso l’1,8% a 21.015,29 punti. Lo spread tra il BTP e il Bund è salito a 100 punti base.
Gli investitori sono sempre più preoccupati a causa del declino del prezzo del petrolio. A pesare è stata inoltre l’aspettativa che la Fed avvierà la prossima settimana la stretta monetaria.
Il settore del risparmio gestito è stato particolarmente debole. Anima Holdings (IT0004998065) ha perso il 6%, Azimut (IT0003261697) il 3,4% e il Mediolanum (IT0001279501) il 3,3%. Tra i risparmiatori italiani c’è una forte incertezza dopo le polemiche scoppiate a seguito del salvataggio delle quattro banche in crisi.
Vendite anche sui bancari. UniCredit (IT0000064854) ha perso lo 0,9%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) l'1,5%, Banca Popolare dell'Emilia Romagna (IT0000066123) il 3,8%, Banca MPS (IT0001334587) il 3,5%, Mediobanca(IT0000062957) il 2,2% e UBI Banca (IT0003487029) l’1,9%.
Tra i petroliferi Eni (IT0003132476) ha perso il 2,6%, Saipem (IT0000068525) il 2% e Tenaris (LU0156801721) il 2,3%. La quotazione del Brent è precipitata oggi sotto quota $39 al barile toccando i minimi dal dicembre del 2008.
Terna (IT0003242622) ha perso il 2,1%. Morgan Stanley ha tagliato il suo rating sul titolo da “Equal-weight” ad “Underweight”.