La Borsa di Milano ha chiuso oggi in netto rialzo. Il FTSE MIB ha guadagnato l’1,5% a 21.523,10 punti. Lo spread tra il BTP e il Bund è rimasto invariato a 102 punti base.
La Fed ha alzato ieri per la prima volta da circa dieci anni i suoi tassi d’interesse. La notizia ha rimosso l’incertezza sui mercati. In conferenza stampa Janet Yellen ha espresso inoltre ottimismo sulle prospettive dell’economia e ribadito che il ritmo della stretta monetaria sarà graduale.
Tra i singoli settori la migliore performance l’ha registrata il risparmio gestito. Anima Holdings (IT0004998065) ha guadagnato il 3,8%, Azimut (IT0003261697) il 2,7% e Mediolanum (IT0001279501) il 2,2%.
Fiat Chrysler (NL0010877643) ha guadagnato il 4,2%. Goldman Sachs ha confermato il suo rating di “Conviction Buy” sul titolo del costruttore di automobili ed alzato il target sul prezzo da €15,90 a €18.
Telecom Italia (IT0003497168) ha guadagnato il 3,1%. L’operatore telefonico resta al centro della speculazione dopo che l’assemblea dei soci ha bocciato la conversione delle azioni di risparmio in ordinarie ma ha approvato l’ingresso di quattro rappresentati di Vivendi (FR0000127771) in consiglio.
Prysmian (IT0004176001) ha guadagnato il 2,6%. L’amministratore delegato Valerio Battista non ha escluso ulteriori acquisizioni e confermato le stime per il 2015.
Il nuovo calo del prezzo del petrolio ha penalizzato i petroliferi. Saipem (IT0000068525) ha perso il 2,6% e Tenaris (LU0156801721) lo 0,7%.
Banca MPS (IT0001334587) ha perso lo 0,8%. La Consob ha fatto sapere che il dossier Alexandria deve essere contabilizzato come un derivato. La banca senese dovrà quindi modificare i bilanci del 2014 e del primo semestre del 2015, cosa che potrebbe produrre un effetto fiscale negativo per €130 milioni nell’anno in corso.
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