La Borsa di Milano ha chiuso anche oggi in forte ribasso. Il FTSE MIB ha perso l’1,7% a 19.803,41 punti. Lo spread tra il BTP e il Bund è salito a 106 punti base.
La seduta è stata volatile. Sui mercati stanno crescendo i timori legati alle prospettive dell’economia e, con essi, l’avversione al rischio. Nelle ultime ore di contrattazione Piazza Affari ha recuperato un po’ di terreno grazie alla positiva performance di Wall Street.
Fiat Chrysler (NL0010877643) ha perso il 7,9%. Un concessionario negli Stati Uniti ha promosso contro il gruppo italo americano una causa nella quale sostiene che il costruttore di automobili gli avrebbe offerto incentivi finanziari affinché registrasse falsamente le vendite, riportando vendite al dettaglio in un determinato mese e cancellandole in quello successivo. Fiat Chrysler ha comunicato di essere convinta che la causa sia “infondata”.
A pesare sull’intero settore europeo dell’auto è stato oggi altrimenti il rischio di un nuovo Dieselgate. Secondo quanto riporta l’agenzia stampa “AFP” la divisione anti frode della polizia francese avrebbe effettuato una serie di perquisizioni in alcune sedi di Renault (FR0000131906). Quest’ultima ha confermato le ispezioni ma ha smentito che sia stato trovato un software fraudolento che consenta di aggirare i test sulle emissioni, come quello utilizzato da Volkswagen (DE0007664039).
In questo contesto hanno sofferto anche Exor (IT0001353140) e Ferrari (NL0011585146). La holding della famiglia Agnelli ha perso il 7,4% e la Rossa il 4,6%.
Banca Popolare di Milano (IT0000064482) ha guadagnato un ulteriore 1,1%. L’istituto di credito ha continuato a beneficiare delle voci relative ad una possibile fusione con Banco Popolare (IT0004231566).
Eni (IT0003132476) ha guadagnato l’1,4%. Il prezzo del petrolio è rimbalzato nel pomeriggio.
Fuori dal paniere principale Autogrill (IT0001137345) ha perso il 3,6%. J.P. Morgan ha declassato il titolo a “Underweight”.
RCS (IT0004931496) ha guadagnato il 6,1%. Secondo indiscrezioni di stampa sarebbero in corso, in Spagna, colloqui tra il gruppo italiano e Discovery Communications (US25470F1049) per un allargamento della loro partnership.
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