L’Istat ha confermato oggi che l’inflazione (indice NIC) è aumentata a dicembre, come già a novembre, dello 0,1%.
Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'”inflazione di fondo” è scesa allo 0,6% (era +0,7% a novembre); al netto dei soli beni energetici si è attestata allo 0,7% (da +0,8% del mese precedente).
In media, nel 2015, l’inflazione rallenta per il terzo anno consecutivo, portandosi a +0,1% da +0,2% del 2014. L””inflazione di fondo”, al netto degli alimentari freschi e dei prodotti energetici, si conferma a +0,7%.
Su base mensile l’inflazione ha registrato a dicembre una variazione nulla, dal -0,4% di novembre. Anche questo dato è conforme alla stima preliminare.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona (il cosiddetto “carrello della spesa“) sono calati dello 0,3% su base mensile ma aumentati dello 0,9% su base annua (+1,3% a novembre).
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), quello considerato dall’UE per le sue statistiche, è calato dello 0,1% su base mensile e aumentato dello 0,1% su base annua, in rallentamento dal +0,2% di novembre. Il dato è conforme alla stima preliminare. Durante l’intero 2015 l’IPCA è salito dello 0,1% (+0,2% nel 2014).
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, ha registrato una variazione nulla sia su base mensile, sia su base annua e una diminuzione dello 0,1% nella media del 2015.
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