
Nei primi undici mesi del 2015 il debito è aumentato di 76 miliardi.
Il debito pubblico italiano è rimasto a novembre sostanzialmente invariato a €2.211,9 miliardi. È quanto risulta dal supplemento al bollettino statistico della Banca d'Italia dedicato alla finanza pubblica.

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Bankitalia indica che il fabbisogno complessivo del mese (7,8 miliardi), è stato pressochè compensato dalla diminuzione delle disponibilità liquide del Tesoro (7,3 miliardi; 74,4 miliardi a novembre del 2015; 66,2 nel corrispondente periodo del 2014). Complessivamente gli effetti dell'emissione di titoli sopra la pari, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e del deprezzamento dell'euro hanno diminuito il debito per 0,5 miliardi.
Per quanto riguarda la ripartizione per sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è diminuito di €0,6 miliardi, mentre quello delle amministrazioni locali è salito di €0,6 miliardi.
Nei primi undici mesi dell'anno, il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di €76 miliardi; il fabbisogno complessivo è stato pari a €53,1 miliardi mentre le disponibilità liquide del Tesoro sono aumentate di €28,1 miliardi. L'effetto complessivo dell'emissione di titoli sopra la pari, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e del deprezzamento dell'euro ha ridotto il debito per €5,2 miliardi.
Nei primi undici mesi del 2015 le entrate tributarie sono state complessivamente pari a €353,3 miliardi, in aumento del 4,2% rispetto a quelle relative allo stesso periodo dell'anno precedente.