La Borsa di Milano ha chiuso oggi per la terza seduta di fila in deciso ribasso. Il FTSE MIB ha perso il 2,7% a 18.686,86 punti. Lo spread tra il BTP e il Bund è salito a 110 punti base.
A pesare su Piazza Affari sono state le forti perdite del settore bancario. Banca MPS (IT0001334587) ha perso il 14,8%, Banca Popolare di Milano (IT0000064482) perde il 5,6%, Banco Popolare (IT0004231566) il 6,7%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna (IT0000066123) l’8,7%, UBI Banca (IT0003487029) il 7,3%, UniCredit (IT0000064854) il 5,4% e Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 5%. Gli investitori sono sempre più preoccupati a causa delle elevate sofferenze delle banche italiane e dei ritardi sul progetto bad bank.
A2A (IT0001233417) ha perso il 3,2%. Il presidente della multiutility lombarda Giovanni Valotti ha avvertito che la debolezza del prezzo del petrolio peserà sui risultati del 2016.
Tra i petroliferi Eni (IT0003132476) ha perso l’1,1% e Saipem (IT0000068525) il 5,1%. La quotazione del Brent è precipitata fino a $27,67 dopo che nel fine settimana è stato raggiunto un accordo sul programma nucleare iraniano. Ue, Usa e Onu hanno revocano le sanzioni a Teheran che potrà ora aumentare le sue esportazioni di greggio.
Moncler (IT0004965148) ha guadagnato il 3,5%. Goldman Sachs ha espresso in una nota ottimismo sulle prospettive della società specializzata in abbigliamento invernale confermando il suo rating di “Buy” sul titolo.
Telecom Italia (IT0003497168) ha chiuso stabile. Vivendi (FR0000127771) ha aumentato la sua partecipazione nell’operatore telefonico al 21,5%.