La Borsa di Milano ha chiuso in moderato ribasso. Il FTSE MIB ha perso lo 0,4% a 18.848,03 punti. Lo spread tra il BTP e il Bund è sceso a 105 punti base.
Piazza Affari ha ridotto significativamente le perdite nel finale dopo che Wall Street ha virato in positivo. A sostenere gli indici statunitensi è stato il rimbalzo del prezzo del petrolio.
Quasi tutti i bancari hanno chiuso in rosso. Banca Popolare di Milano (IT0000064482) ha perso l’1,5%, Banco Popolare (IT0004231566) il 7,8%, UniCredit (IT0000064854) il 3%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) l’1%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna (IT0000066123) il 4,1% e UBI Banca (IT0003487029) il 3,2%. Il ministro delle Finanze Pier Carlo Padoan e la Commissione Europea hanno trovato un accordo sulla bad bank. Tuttavia gli investitori sono scettici sulla sua efficacia visto che lo schema non includerà i crediti più rischiosi.
Banca MPS (IT0001334587) ha guadagnato controtendenza l’1,1%. Bank of America Merrill Lynch ha alzato il suo rating sul titolo della banca senese a “Buy”.
Fiat Chrysler (NL0010877643) ha perso lo 0,9%. Il costruttore di automobili ha annunciato una solida trimestrale, ma la sue previsioni sul 2016 hanno deluso le attese degli investitori.
Generali (IT0000062072) ha perso un ulteriore 1,3%. Il gruppo assicurativo ha confermato che il CEO Mario Greco lascerà il suo incarico per passare al rivale svizzero Zurich Insurance (CH0011075394).
Finmeccanica (IT0003856405) ha perso il 3,8%. ATR, la joint venture di Finmeccanica e Airbus (NL0000235190) nel settore degli aerei turboelica, ha smentito le notizie di stampa secondo cui avrebbe stretto un accordo con l’Iran per la fornitura di 40 aerei.
Saipem (IT0000068525), al terzo giorno dell’aumento di capitale, ha perso l’11,4%. I diritti hanno guadagnato il 2,9%.
STMicroelectronics (NL0000226223) ha guadagnato il 4,4%. Il primo produttore europeo di semiconduttori ha annunciato risultati in forte calo per il quarto trimestre, ma gli investitori hanno premiato la sua decisione di interrompere lo sviluppo di nuove piattaforme e prodotti standard per set-top box e home gateway. La misura condurrà al taglio di 1.400 posti di lavoro.
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