La Borsa di Milano ha chiuso oggi in forte ribasso. Il FTSE MIB ha perso il 3,1% a 17.922,45 punti. Lo spread tra il BTP e il Bund è salito a 117 punti base.
Il prezzo del petrolio ha ripreso a scendere vorticosamente. Il WTI è tornato temporaneamente sotto quota $30 al barile. Gli investitori considerano il declino delle quotazioni del greggio come un chiaro sintomo che l’economia globale si sta indebolendo. Tra i petroliferi Eni (IT0003132476) ha perso il 4,8%, Saipem (IT0000068525) il 3,3% e Tenaris (LU0156801721) il 4,9%.
Forti vendite anche sui bancari. Banca Popolare di Milano (IT0000064482) ha perso il 5,5%, Banco Popolare (IT0004231566) l’1,7%, UniCredit (IT0000064854) il 3,2%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 3,4%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna (IT0000066123) il 6,8%, Banca MPS (IT0001334587) l’8,2% e UBI Banca (IT0003487029) il 5,2%. Il settore resta molto volatile in attesa di novità sullo smaltimento dei crediti deteriorati e sulle operazioni di M&A.
Ferrari (NL0011585146) ha perso il 9,6%. La Rossa si attende per il 2016 un Ebitda adjusted di più di €770 milioni. Gli analisti avevano previsto circa €800 milioni. Anche i dati sul debito hanno deluso le attese del mercato.
STMicroelectronics (NL0000226223) ha perso il 5,8%. Sul titolo del primo produttore europeo di semiconduttori ha pesato il debole outlook fornito dal rivale Infineon (DE0006231004).
Snam (IT0003153415) ha perso lo 0,8%. HSBC ha tagliato il suo rating sul titolo del gruppo impegnato nel trasporto e dispacciamento di gas da “Buy” a “Hold”.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!