I consumi sono tornati a crescere nel 2015. L’ICC – l’indicatore elaborato da Confcommercio – è cresciuto lo scorso anno dell’1,6%. Si è trattato della prima crescita annuale dal 2007.
Nel solo mese di dicembre l’indicatore l’ICC è rimasto stabile rispetto al mese precedente mentre è cresciuto dell’1,7% in confronto allo stesso mese del 2104.
Le dinamiche congiunturali
La Confcommercio indica che la stabilità registrata a dicembre rispetto al mese precedente è dipesa da un lieve recupero della spesa relativa ai servizi (+0,1%) dopo il rallentamento negli ultimi due mesi, e di un calo della domanda di beni (-0,1%), che a novembre aveva segnalato un dato positivo.
In questo contesto gli unici incrementi, peraltro di modesta entità, hanno riguardato gli alberghi, i pasti e consumazioni fuori casa (+0,2%), i beni e servizi ricreativi (+0,1%) e l’abbigliamento e le calzature (+0,1%). La tendenza al ridimensionamento ha riguardato soprattutto la spesa per i beni e servizi per la mobilità (-0,4%), dopo l’incremento significativo di novembre, condizionata dal rallentamento delle vendite delle auto e delle moto, In riduzione anche i consumi dei beni e servizi per le comunicazioni (-0,2%), che da maggio non segnalano variazioni positive, e dei beni e i servizi per la casa (-0,1%) per i quali ha pesato un minor utilizzo di energia elettrica.
Stabili, infine sia la spesa per gli alimentari, le bevande e i tabacchi, dopo il risultato positivo di novembre, sia la spesa per beni e servizi per la cura della persona che già dal mese precedente aveva evidenziato segnali di rallentamento.
Le dinamiche tendenziali
La crescita tendenziale dell’ICC a dicembre (+1,7%) riflette l’andamento positivo sia della domanda relativa ai servizi (+1,5%), sia di quella per i beni (+1,8%). Positiva in particolare, come nei mesi precedenti, la domanda di beni e servizi per la mobilità (+8,1%). Aumenti più contenuti, in linea con i risultati del mese precedente, per la spesa per gli alberghi e pasti, e per i consumi fuori casa (+1,7%), per l’abbigliamento e le calzature (+1,4%), per i beni e servizi ricreativi (+1,0%) e per i beni e servizi per le comunicazioni (+1,0%). In moderato aumento anche la domanda per i beni e i servizi per la cura della persona (+0,8%), per i beni e servizi per la casa (+0,4%) e per gli alimentari bevande e tabacchi (+0,1%).
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