La Borsa di Milano ha chiuso anche oggi in forte ribasso. Il FTSE MIB ha perso il 3,2% a 15.913,12 punti. Era dal luglio del 2013 che l’indice non chiudeva a tali livelli. Lo spread tra il BTP e il Bund è sceso a 145 punti base.
La seduta è stata molto volatile. Gli investitori continuano ad essere preoccupati a causa del rallentamento dell’economia. Sui mercati stanno inoltre crescendo i timori legati ai bilanci delle banche europee. Nel mirino è finita soprattutto Deutsche Bank (DE0005140008). I CDS (Credit Default Swap) della banca tedesca sono saliti ai massimi livelli dalla crisi finanziari dell’Eurozona. A nulla sono servite le assicurazioni del co-CEO John Cryan secondo cui il livello di capitale e la copertura rischi del gruppo “sono assolutamente solidi”.
In questo contesto sulle banche italiane si è scatenata una nuova pioggia di vendite. UniCredit (IT0000064854) ha perso il 7,9% nonostante abbia annunciato risultati migliori delle stime degli analisti. Tra gli altri titoli del settore Banca Popolare di Milano (IT0000064482) ha perso l’8,4%, Banco Popolare (IT0004231566) l’8,6%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 6,2%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna (IT0000066123) il 2,2%, Banca MPS (IT0001334587) il 3,1%, Mediobanca(IT0000062957) il 5,6% e UBI Banca (IT0003487029) l’8,8%.
Il calo del prezzo del petrolio ha penalizzato i petroliferi. Eni (IT0003132476) ha perso il 4%, Saipem (IT0000068525) il 5,6% e Tenaris (LU0156801721) il 5,8%.
Enel (IT0003128367) ha perso lo 0,1%. Il colosso elettrico ha annunciato risultati in calo per il 2015 ma migliori delle stime degli analisti.
Telecom Italia (IT0003497168) ha guadagnato il 3,6%. Banca IMI ha avviato la copertura sul titolo dell’operatore telefonico con “Add” ed un target sul prezzo a €1.
Luxottica (IT0001479374) ha guadagnato l’1%. Jefferies ha alzato il suo rating sul titolo del leader del settore dell’occhialeria a “Hold”.
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