L’Istat ha confermato oggi che l’inflazione (indice NIC) è aumentata a gennaio dello 0,3% (era +0,1% a dicembre).
Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'”inflazione di fondo” è salita allo 0,8% (era +0,6% a dicembre); al netto dei soli beni energetici si è attestata allo 0,8% (da +0,7% del mese precedente).
Su base mensile l’inflazione è calata a gennaio dello 0,2%, dalla variazione nulla di dicembre. Anche questo dato è conforme alla stima preliminare.
L’inflazione acquisita per il 2016 è pari a -0,4%.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona (il cosiddetto “carrello della spesa“) sono calati dello 0,2% rispetto a dicembre e aumentati dello 0,3% su base annua (da +0,9% del mese precedente).
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), quello considerato dall’UE per le sue statistiche, è calato del 2,2% su base mensile e aumentato dello 0,4% su base annua (da +0,1% di dicembre), confermando la stima preliminare. L’Istat osserva che la flessione congiunturale è in larga parte da ascrivere ai saldi invernali dell’abbigliamento e calzature, di cui l’indice NIC non tiene conto.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, è sceso dello 0,2% rispetto a dicembre e aumentato dello 0,3% nei confronti di gennaio 2015.
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