L’Espresso (IT0001398541) e Itedi hanno annunciato oggi di aver firmato un memorandum d’intesa finalizzato alla creazione del gruppo leader editoriale italiano nonché uno dei principali gruppi europei nel settore dell’informazione quotidiana e digitale mediante fusione per incorporazione di Itedi con L’Espresso.
Il memorandum è stato siglato anche da CIR (IT0000080447), azionista di controllo di L’Espresso, da Fiat Chrysler (NL0010877643) e Ital Press Holding (famiglia Perrone), azionisti di Itedi.
L’operazione consentirebbe di unire la forza di testate storiche autorevoli quali la Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX e i numerosi giornali locali del Gruppo Espresso, che nel 2015 hanno raggiunto nel loro insieme circa 5,8 milioni di lettori e oltre 2,5 milioni di utenti unici giornalieri sui loro siti d’informazione.
L’Espresso, Itedi ed i loro azionisti ritengono che l’operazione presenti un significativo valore industriale poiché punta a integrare due gruppi con attività complementari e mira a realizzare crescenti economie di scala.
La fusione avverrà sulla base di un concambio che sarà stabilito puntualmente negli accordi definitivi, subordinatamente alla due diligenze e ad altre condizioni. All’esito dell’operazione, CIR resterà azionista di controllo, con una quota superiore al 40% del nuovo gruppo, Fiat Chrysler avrà circa il 16% e Ital Press Holding circa il 5%. La società risultante dalla fusione resterà quotata alla Borsa Italiana. È previsto che le testate mantengano piena indipendenza editoriale.
Fiat Chrysler ha parallelamente comunicato che, a seguito del perfezionamento della fusione e nei tempi tecnici necessari, distribuirà l’intera partecipazione detenuta nel nuovo gruppo editoriale ai possessori delle proprie azioni ordinarie.
Prima di procedere con le citate operazioni di fusione e distribuzione, il gruppo automobilistico distribuirà ai propri soci l’intera partecipazione detenuta in RCS MediaGroup (IT0003039010).
Exor (IT0001353140), la holding della famiglia Agnelli, ha da parte sua annunciato di voler dismettere la partecipazione in RCS MediaGroup che riceverà da Fiat Chrysler al perfezionamento della relativa operazione di distribuzione.
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