Finmeccanica (IT0003856405) ha annunciato oggi di aver chiuso il 2015 con utile netto di €527 milioni, in forte crescita dai €20 milioni del 2014. Il gruppo industriale ha beneficiato, tra l’altro, della cessione del ramo trasporti.
Il risultato netto ordinario si è attestato a €253 milioni di euro, contro i €15 milioni del 2014.
I ricavi sono aumentati dell’1,8% a quasi €13 miliardi. All’aumento ha contribuito la debolezza dell’euro.
L’Ebita è aumentato del 23,3% a €1,2 miliardi, grazie ai benefici associati ai piani di efficientamento e riduzione dei costi.
Il Free Operating Cash Flow (FOCF) è stato positivo per €307 milioni, in miglioramento di €242 milioni (+372,3%) rispetto ai €65 milioni positivi del 2014.
Gli ordini sono calati del 2,3% a €12,37 miliardi, per effetto del decremento registrato negli Elicotteri e nell’Aeronautica – che risentono di alcuni slittamenti di ordini della Difesa e del momento di crisi di alcuni mercati.
Il portafoglio ordini è sceso del 2% a circa €28,79 miliardi. Ciò assicura al gruppo una copertura pari a circa due anni e mezzo di produzione equivalente.
L’indebitamento netto è stato pari a €3.278 milioni, in miglioramento di €684 milioni (17%) rispetto ai €3.962 milioni al 31 dicembre 2014 per effetto del completamento delle cessioni nel Settore Trasporti e nonostante l’effetto di differenze cambio negative sui debiti denominati in sterline e dollari.
Per il 2016 Finmeccanica prevede un Ebita di €1,22-1,27 miliardi, ricavi di €12,2-12,7 miliardi, ordini di €12,2-12,7 miliardi, un FOCF di €300-400 milioni ed un indebitamento netto minore di €3 miliardi.
Finmeccanica non distribuirà dividendi, come già l’anno scorso. Il Consiglio di Amministrazione ha infine deciso di proporre all’Assemblea degli Azionisti la modifica della denominazione sociale in Leonardo.
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