L’economia italiana ha accelerato nel primo trimestre. Lo afferma Confindustria. Il CSC, il centro studi dell’associazione degli industriali, stima che il PIL sia cresciuto nei primi tre mesi del 2016 dello 0,3%.
Il CSC indica nella “Congiuntura flash” di marzo che a sostenere la ripresa è stata anche nel primo trimestre la domanda interna, soprattutto i consumi delle famiglie.
Gli esperti di viale dell’Astronomia osservano inoltre che “deboli segnali di ripartenza ora giungono anche dagli investimenti, comprese le costruzioni”; mentre “gli acquisti di macchinari beneficeranno degli incentivi (giudicati molto utili dalle imprese) sui superammortamenti, necessari per fronteggiare il basso utilizzo della capacità, la redditività ai minimi storici e il credito ultraselettivo”.
Il CSC avverte che “in tale contesto, il sostegno agli investimenti pubblici e privati rimane la vitale destinazione per i margini di flessibilità che potranno essere incorporati nel prossimo documento di finanza pubblica”.
Per quanto riguarda la produzione industriale, il CSC stima per marzo una crescita dello 0,5%, dopo il -1,2% in febbraio; ciò porta a +0,6% la variazione nel 1° trimestre.
Il CSC è cautamente ottimista per il mercato del lavoro. “Anche nel 2016 l’occupazione italiana crescerà in presa diretta con i livelli di attività”, si legge nella “Congiuntura flash”. Il CSC spiega che “rimarranno privilegiate le assunzioni a tempo indeterminato, rese più attrattive dalle norme sul contratto a tutele crescenti e dagli sgravi contributivi, riconfermati seppur per importi e durata inferiori”.
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