Gli italiani sono più soddisfatti delle loro finanze. Lo afferma l’Istat che ha pubblicato oggi il suo rapporto “Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo”.
Nel 2015 la quota di persone soddisfatte per la propria situazione economica risulta in aumento (47,4%) per il secondo anno consecutivo. A crescere, spiega l’Istat, sono soprattutto coloro che si dichiarano “abbastanza soddisfatti”.
Il livello di soddisfazione per la situazione economica presenta una variabilità a livello territoriale: Mezzogiorno e Centro sono le ripartizioni in cui l’aumento delle quota rispetto al 2014 è più consistente (circa 4,5 punti percentuali in più).
Sempre nel rapporto si legge che tra il 2013 e il 2014 l’incidenza della povertà – relativa e assoluta – è risultata sostanzialmente stabile. La povertà relativa coinvolge circa un decimo delle famiglie residenti, quella assoluta il 5,7%.
Nel 2013 le famiglie residenti in Italia hanno percepito un reddito disponibile netto (esclusi i fitti imputati) pari, in media, a 29.473 euro, circa 2.456 euro al mese. Il valore varia sensibilmente sul territorio: la provincia autonoma di Bolzano registra il livello più elevato, 17.500 euro in più rispetto al Molise, la regione con il valore più basso.
Lungo la Penisola è la Sicilia a mostrare la concentrazione dei redditi più alta, con un indice pari a 0,365, mentre Il reddito è più equamente distribuito in Valle d’Aosta e in Friuli-Venezia Giulia.
Nel 2014 l’indicatore di grave deprivazione materiale segna una riduzione, interessa l’11,6% delle persone (12,3% nel 2013). Il valore del Mezzogiorno (19,9%, oltre 4 milioni di individui), per quanto in forte diminuzione, è più elevato di quello rilevato in tutto il Centro-Nord (7,2%, quasi 3 milioni di individui).
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