La Borsa di Milano ha chiuso oggi in moderato ribasso. Il FTSE MIB ha perso lo 0,4% a 18.257,35 punti. Lo spread tra il BTP e il Bund è salito a 121 punti base.
Per Piazza Affari si è trattato di una seduta di consolidamento. Dopo il rally dei giorni scorsi è scattata qualche presa di beneficio.
I petroliferi hanno chiuso deboli. Eni (IT0003132476) ha perso l’1,3% e Saipem (IT0000068525) il 2,9%. Il prezzo del petrolio è calato dopo che l’Iran ha fatto sapere che il suo ministro del Petrolio non parteciperà al vertice di Doha di domenica prossima.
La maggior parte dei bancari ha chiuso anche oggi in rialzo. Banca Popolare di Milano (IT0000064482) ha guadagnato lo 0,4%, Banco Popolare (IT0004231566) il 4,6%, UniCredit (IT0000064854) l’1%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) lo 0,5%, Banca MPS (IT0001334587) il 2% e UBI Banca (IT0003487029) l’1,7%. Banca Popolare dell’Emilia Romagna (IT0000066123) ha perso il 2,2% e Mediobanca(IT0000062957) l’1,8%. Alcune banche hanno reso noto le loro contribuzioni al fondo Atlante per ricapitalizzazioni e sofferenze.
Ferrari (NL0011585146) e Fiat Chrysler (NL0010877643) hanno chiuso a due velocità nel giorno delle assemblee degli azionisti. La Rossa ha guadagnato il 3,2%, il Lingotto ha perso invece l’1,6%.
STMicroelectronics (NL0000226223) ha guadagnato il 4,7%. Secondo indiscrezioni di stampa il primo produttore europeo di semiconduttori potrebbe sostituire l’attuale presidente e amministratore delegato, Carlo Bozotti, prima della scadenza del suo mandato, prevista per la primavera del 2017.