La Borsa di Milano ha chiuso oggi per la sesta seduta di fila in ribasso. Il FTSE MIB ha perso lo 0,5% a 17.842,80 punti. Lo spread tra il BTP e il Bund è rimasto stabile a 140 punti base.
La seduta è stata volatile. Gli investitori hanno atteso con tensione il rapporto sull’occupazione negli Stati Uniti. I dati sono stati chiaramente deludenti. La prima economia mondiale ha creato ad aprile solamente 160.000 nuovi posti lavoro contro i 207.000 previsti dagli economisti. A seguito della notizia Piazza Affari si è avvitata al ribasso prima di rimbalzare nel finale di seduta.
Il settore industriale è stato particolarmente debole. CNH Industrial (NL0010545661) ha perso il 2,8%, Leonardo-Finmeccanica (IT0003856405) il 2,8% e STMicroelectronics (NL0000226223) lo 0,9%.
Salvatore Ferragamo (IT0004712375) ha perso l’1,7%. RBC Capital ha tagliato il suo rating sulla casa di moda fiorentina da “Sector Perform” ad “Underperform”.
Dopo il tonfo di ieri Azimut (IT0003261697) ha perso un ulteriore 1,6%. Mediobanca ha tagliato il suo rating sul gruppo impegnato nel risparmio gestito da “Outperform” a “Neutral”.
Telecom Italia (IT0003497168) ha perso l’1,2%. Secondo indiscrezioni di stampa l’operatore telefonico potrebbe decidere di non cedere Inwit (IT0005090300).
Banca MPS (IT0001334587) ha guadagnato il 2,4%. La banca senese ha annunciato per il primo trimestre un utile superiore alle stime degli analisti.
Intesa Sanpaolo (IT0000072618) lo 0,3%. L’istituto di credito ha annunciato una trimestrale in chiaroscuro, con utili superiori alle stime ma commissioni inferiori alle attese.