
Il FMI prevede ora per il 2016 un aumento del PIL dell’1,1% e per il 2017 dell'1,25%.
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha alzato le sue stime di crescita per l'Italia. L'istituzione con sede a Washington prevede ora per il 2016 un aumento del PIL dell’1,1% (dal precedente 1,0%) e per il 2017 dell'1,25% (da 1,1%).

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Nella nota a conclusione della missione di primavera nel nostro Paese il FMI esorta il governo italiano a portare avanti le riforme per far fronte ai bassi tassi di produttività e spingere la crescita.
Il FMI indica che ad un tale passo il PIL dell’Italia non tornerà ai livelli pre-crisi prima della metà degli anni 2020.
Gli esperti dell'FMI avvertono inoltre che i rischi sono orientati al ribasso a causa della volatilità dei mercati finanziari, dell’eventuale Brexit, della crisi dei rifugiati e della debolezza del commercio globale.