La Borsa di Milano ha chiuso anche oggi in forte flessione. Il FTSE MIB ha perso l’1,2% a 17.810,85 punti. Lo spread tra il BTP e il Bund è salito a 126 punti base.
I dati macroeconomici pubblicati oggi in Cina hanno confermato che la seconda economia mondiale continua ad avere difficoltà a riprendere vigore. Sul mercato ha pesato inoltre l’aumento dei timori legati ad una possibile “Brexit”.
A Piazza Affari le vendite hanno colpito anche oggi soprattutto i bancari. Banca Popolare di Milano (IT0000064482) ha perso il 4,7%, Banco Popolare (IT0004231566) il 6,3%, UniCredit (IT0000064854) l’1,8%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) l’1,7%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna (IT0000066123) il 4,3%, Banca MPS (IT0001334587) il 3,9% e UBI Banca (IT0003487029) il 2,6%. L’incerto esito dell’aumento di capitale di Veneto Banca continua ad avere un impatto negativo sull’intero settore.
Fiat Chrysler (NL0010877643) ha perso il 3%. Il mercato statunitense dell’auto ha rallentato a maggio.
Tra i petroliferi. Eni (IT0003132476) ha perso l’1,4% e Saipem (IT0000068525) il 2,2%. Alla vigilia della riunione dell’OPEC il prezzo del petrolio è sceso sotto $49 al barile.
Poste Italiane (IT0003796171) ha perso lo 0,7%. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla cessione del 29,7% del gruppo, un altro 35% passerà alla Cdp.
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