Exor (IT0001353140) ha comunicato che si trasferirà in Olanda. L’operazione avverrà tramite una fusione transfrontaliera per incorporazione di Exor in Exor Holding N.V., società olandese interamente controllata da Exor, che all’esito della fusione sarà la nuova società holding.
In precedenza già Fiat Chrysler (NL0010877643), CNH Industrial (NL0010545661) e Ferrari (NL0011585146) avevano lasciato Torino scegliendo Amsterdam come sede legale e Londra come sede fiscale. Dopo l’incertezza causata dalla Brexit Exor avrà l’una e l’altra in Olanda.
La fusione per incorporazione di Exor in Exor Holding N.V. prevede che ogni azionista di Exor riceva 1 Azione Ordinaria Exor Holding N.V., che attribuirà 1 diritto di voto per ogni azione Exor detenuta.
L’operazione è subordinata alla condizione che l’ammontare dell’importo da pagare da parte di Exor agli azionisti che abbiano esercitato il diritto di recesso e ai creditori di Exor che abbiano proposto opposizione non sia superiore a €400 milioni. Fino a questa soglia (che è piuttosto elevata) il riassorbimento è garantito: per un massimo di €100 milioni dall’azionista di controllo di Exor, Giovanni Agnelli & C., e per un massimo di €300 milioni da alcuni imprenditori e istituzioni.
Il prezzo dovuto agli azionisti che eserciteranno il diritto di recesso è stato fissato a €31,2348 per ogni azione. Ieri Exor ha chiuso a €33,51.
L’assemblea degli azionisti di Exor per approvare il progetto di fusione è stata convocata per il 3 settembre. È previsto che la fusione diventi efficace entro la fine del 2016. Dopo la conclusione dell’operazione il titolo di Exor resterà quotato a Piazza Affari.
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