La Borsa di Milano ha chiuso oggi in moderato ribasso. Il FTSE MIB ha perso lo 0,4% a 16.134,71 punti. Per l’indice si è trattato del terzo calo di fila. Lo spread tra il BTP e il Bund è salito a 135 punti base.
La seduta è stata volatile. Gli investitori sono sempre più preoccupati a causa della situazione di Deutsche Bank (DE0005140008). I mercati attendono inoltre con tensione l’esito della riunione informale dell’OPEC sui prezzi del petrolio. Piazza Affari ha potuto solo nel finale limitare i danni grazie al positivo andamento di Wall Street.
Tra i bancari Banco Popolare (IT0004231566) ha perso il 2%, UniCredit (IT0000064854) l’1,8%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) l’1,3% e Mediobanca(IT0000062957) il 2,5%. Deutsche Bank ha toccato oggi a Francoforte un nuovo minimo storico nonostante abbia smentito ieri di aver chiesto aiuto al governo tedesco nel caso subprime.
Azimut (IT0003261697) ha perso il 3,1%. Goldman Sachs ha tagliato le stime sugli utili del gruppo impegnato nel risparmio gestito.
Tra i petroliferi Eni (IT0003132476) ha perso lo 0,5% e Saipem (IT0000068525) l’1,8%. Il prezzo del petrolio è tornato a scendere dopo che l’Iran ha frenato su un possibile accordo su un taglio della produzione.
Fiat Chrysler (NL0010877643) ha perso il 2,1%. Il direttore dell’agenzia americana Epa ha dichiarato che il costruttore di auto dovrà investire almeno $5,1 miliardi per essere in regola con le norme sulle emissioni previste per il 2025.
Banca MPS (IT0001334587) ha guadagnato l’1,7%. La banca senese ha comunicato di star studiando la conversione dei bond subordinati.
Luxottica (IT0001479374) ha guadagnato il 2,5%. Il leader del settore dell’occhialeria ha beneficiato dell’indebolimento dell’euro rispetto al dollaro.
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