La Borsa di Milano ha chiuso oggi per la terza seduta di fila in calo. Il FTSE MIB ha perso l’1,2% a 16.269,26 punti. Lo spread tra il BTP e il Bund è rimasto stabile a 140 punti base.
Le esportazioni e le importazioni della Cina hanno registrato a settembre un forte calo. La notizia ha fatto incrementare fortemente i timori dei mercati relativi allo stato di salute dell’economia globale. A pesare è stata inoltre la crescente aspettativa di una stretta monetaria negli USA prima della fine dell’anno. Dalle minute dell’ultima riunione del FOMC (Federal Open Market Committee), il comitato esecutivo della Fed, è emerso ieri che diversi suoi membri votanti ritenevano lo scorso 21 settembre che fosse necessario alzare i tassi “relativamente presto”.
Tra i bancari Banca Popolare di Milano (IT0000064482) ha perso il 4,6%, Banco Popolare (IT0004231566) il 4,7%, UniCredit (IT0000064854) il 3,6%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 2,3%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna (IT0000066123) il 4,4%, Banca MPS (IT0001334587) lo 0,5% e UBI Banca (IT0003487029) il 3,8%.
Forti vendite anche sugli assicurativi. Generali (IT0000062072) ha perso il 2,9%, UnipolSai (IT0004827447) il 4,4% e Unipol (IT0001074571) il 4%.
FinecoBank (IT0000072170) ha guadagnato il 5,6%. UniCredit ha venduto il 20% a €4,55 per azione tramite procedura di accelerated book building. Banca Akros e Equita ritengono che la maggiore libertà da UniCredit sia positiva per FinecoBank ed hanno migliorato il loro giudizio sul titolo a “Buy”.
Mediaset (IT0001063210) è rimbalzato nel finale per chiudere in rialzo dello 0,2%. Secondo “Bloomberg” Vivendi (FR0000127771) starebbe preparando una nuovo proposta per Premium che include la partecipazione di Telecom Italia (IT0003497168).
Fuori del paniere principale Alerion Clean Power (IT0004720733) ha guadagnato il 21,9%. Edison ha lanciato una controfferta di €2,46 per azione sulla compagnia impegnata nell’energia eolica.
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