Intesa Sanpaolo (IT0000072618) ha annunciato che nel terzo trimestre del 2016 il suo utile netto è calato del 13% a €628 milioni. Gli analisti avevano previsto €552 milioni.
Il risultato della gestione operativa è cresciuto del 9% a €1.919 milioni. I proventi operativi netti sono stati pari a €4.036 milioni, in aumento del 6% rispetto al terzo trimestre 2015. Anche questo dato è migliore delle stime del consensus.
Gli interessi netti sono stati pari a €1.859 milioni, in diminuzione dell’1,5% su anno. Le commissioni nette sono calate del 4,8% a €1.848 milioni. Il risultato dell’attività di negoziazione è cresciuto da €1 milione a €248 milioni.
Le rettifiche nette su crediti sono aumentate, da anno ad anno, da €769 a €917 milioni. Il complesso dei crediti deteriorati ammontava al 30 settembre – al netto delle rettifiche di valore – a €31.044 milioni, in calo del 6,2% rispetto ai €33.086 milioni del 31 dicembre 2015.
Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali il Cet1 transitional è salito al 12,8% dal 12,7% di fine giugno, mentre quello fully loaded è risultato pari al 13% rispetto al 12,9% di tre mesi prima.
Per il 2016 Intesa Sanpaolo prevede un utile netto consolidato superiore a quello del 2015 e coerente con l’impegno alla distribuzione di tre miliardi di euro di dividendi cash per l’esercizio 2016, indicato nel piano 2014-2017.