UniCredit (IT0000064854) ha annunciato oggi che nel terzo trimestre del 2016 il suo utile netto è calato dell’11,8% a €447 milioni. Gli analisti avevano previsto €458 milioni. I costi totali sono scesi del 3,2% a €3,2 miliardi, per effetto di una riduzione dei costi del personale e una contrazione delle altre spese amministrative. Il RoTE si è attestato al 4,2%.
I ricavi della seconda maggiore banca italiana sono aumentati lo scorso trimestre del 2,3% a €5,5 miliardi. Gli esperti avevano previsto €5,3 miliardi. UniCredit indica che la progressione positiva dei ricavi da negoziazione ha compensato il calo subito dai ricavi core per effetto del debole contesto dei tassi di interesse e della stagionalità trimestrale.
Il margine di interesse si è attestato a €2,9 miliardi, in calo dell’1% su anno. Gli interessi netti sono scesi del 2,6% a €2,85 miliardi e le commissioni del 2,3% a €2,86 miliardi. Le rettifiche sui crediti sono aumentate dello 0,3% a €1 miliardo.
Per quanto riguarda la situazione patrimoniale il CET1 ratio fully loaded è migliorato al 10,82% nel terzo trimestre.
Il titolo di UniCredit sale al momento a Piazza Affari del 5,2%.
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