La Borsa di Milano ha chiuso oggi in rosso. Il FTSE MIB ha perso lo 0,8% a 16.686,33 punti.
A pesare su Piazza Affari sono state le persistenti tensioni sul mercato obbligazionario. Lo spread con il Bund ha superato in giornata 180 punti base. Il tasso del BTP a dieci anni è salito al 2,2%.
Il settore delle utilities, che è esposto in particolar modo dall’andamento dei tassi, è finito in fondo al FTSE MIBb. Italgas (IT0005211237) ha perso il 3,7%, Snam (IT0003153415) il 2,4% e Terna (IT0003242622) il 3,8%.
Il nuovo calo del prezzo del petrolio ha penalizzato i petroliferi. Eni (IT0003132476) ha perso il 2,3% e Saipem (IT0000068525) il 3,6%.
Fiat Chrysler (NL0010877643) ha perso il 2,8%. Donald Trump ha confermato di voler costruire un muro alla frontiera messicana. Fiat Chrysler ha alcuni impianti di produzione in Messico.
UniCredit (IT0000064854) ha chiuso stabile. Il titolo è stato molto volatile. L’ipotesi di una fusione con Société Générale (FR0000130809) per creare un gigante bancario italo-francese, è circolata sul mercato, di pari passo con le voci apparse nel fine settimana su un maxi aumento di capitale, superiore a €10 miliardi.
Banca MPS (IT0001334587) ha guadagnato l’11,4%. Secondo indiscrezioni di stampa l’odierno consiglio di amministrazione fisserà i termini della conversione dei bond in azioni e deciderà sulla vendita di Juliet, il veicolo della banca senese specializzato nei crediti in sofferenza.
Exor (IT0001353140) ha guadagnato il 3,2%. Dopo l’annuncio dei conti Equita e Kepler Cheuvreux hanno alzato il loro target price per il titolo della holding della famiglia Agnelli.
Campari (IT0003849244) ha guadagnato il 2%. Raymond James ha alzato il suo rating sul produttore di alcolici da “Market Perform” ad “Outperform”.
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