Bankitalia: Il ciclo finanziario resta debole, anche in prospettiva

In Italia il ciclo finanziario resta debole, anche in prospettiva. Lo afferma la Banca d’Italia nel suo ultimo Rapporto sulla stabilità finanziaria.

Bankitalia osserva che il credito al settore privato sta beneficiando molto gradualmente della moderata ripresa economica. Secondo le proiezioni di Via Nazionale, coerenti con gli scenari macroeconomici più recenti, il rapporto tra credito bancario e prodotto resterebbe al di sotto del suo trend di lungo periodo anche per i prossimi due anni. Bankitalia ha confermato il coefficiente della riserva di capitale anticiclica per le banche allo zero per cento.

Si stanno tuttavia riducendo i rischi per le banche legati al mercato immobiliare, dove le compravendite sono in aumento e i prezzi danno segnali di stabilizzazione. Nei prossimi trimestri dovrebbe proseguire il calo delle nuove sofferenze relative ai finanziamenti alle imprese attive nel settore e alle famiglie per l’acquisto di abitazioni.

Bankitalia osserva che le tensioni sui mercati hanno diminuito il valore della ricchezza finanziaria netta delle famiglie, i cui bilanci si mantengono tuttavia solidi grazie al contenuto livello dell’indebitamento. L’aumento del reddito disponibile e i bassi tassi di interesse rendono più agevole il servizio del debito. La quota di famiglie finanziariamente vulnerabili è scesa e dovrebbe rimanere contenuta nel 2017, anche in uno scenario controfattuale sfavorevole di riduzione del reddito disponibile e di aumento dei tassi.

La situazione finanziaria delle imprese migliora, in virtù sia del recupero della redditività sia del calo dell’incidenza degli oneri finanziari. Le disponibilità liquide hanno raggiunto livelli storicamente elevati. L’andamento del credito è fortemente differenziato, in ragione soprattutto della solidità dei bilanci delle imprese. La quota di debito che fa capo alle aziende vulnerabili dovrebbe continuare a diminuire nei prossimi trimestri.

Intanto prosegue il riequilibrio dei bilanci delle banche italiane. Bankitalia spiega che il tasso di deterioramento dei prestiti è sceso ai livelli più bassi dal 2008 e dovrebbe continuare a contrarsi l’anno prossimo, con il proseguimento della crescita dell’economia. Anche la consistenza delle esposizioni deteriorate è diminuita. Il calo è stato favorito da alcune operazioni di cessione di sofferenze; altre sono state annunciate. Il tasso di copertura dei crediti deteriorati è aumentato, portandosi a un livello lievemente superiore a quello medio delle principali banche europee.

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