La Borsa di Milano ha preso oggi il volo. Il FTSE MIB ha guadagnato il 4,2% a 17.757,80 punti. Lo spread è sceso a 158 punti.
I timori legati alla vittoria del No al referendum costituzionale si sono ulteriormente ridotti. Su richiesta del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il premier Matteo Renzi resterà al suo posto fino all’approvazione della legge di bilancio, che dovrebbe arrivare entro questa settimana. L’agenzia Fitch ha indicato che non ci saranno azioni immediate sul rating sovrano dell’Italia nonostante l’aumento dell’incertezza politica. Sulle banche si profila inoltre una soluzione condivisa tra le Autorità italiane e quelle europee. Molti investitori sono tornati quindi sul mercato azionario italiano, altri sono stati costretti a chiudere le loro posizioni ribassiste. Il risultato è stato una pioggia di acquisti a Piazza Affari.
Tra i bancari Banca Popolare di Milano (IT0000064482) ha guadagnato il 9%, Banco Popolare (IT0004231566) il 9%, UniCredit (IT0000064854) il 12,8%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) l’8,2%, Mediobanca(IT0000062957) il 9,9% e UBI Banca (IT0003487029) il 9,7%.
Banca MPS (IT0001334587), per quasi tutta la seduta in rosso, ha chiuso in rialzo dell’1,2%. Secondo indiscrezioni di stampa il governo avrebbe già pronto un decreto per il salvataggio pubblico della banca senese.
Generali (IT0000062072) ha guadagnato il 5,2%. Banca Akros ha alzato il suo rating sul gruppo assicurativo da “Accumulate” a “Buy”.
Nel settore delle utilities A2A (IT0001233417) ha guadagnato il 6,4%, Enel (IT0003128367) il 5% e Terna (IT0003242622) il 4,8%. I titoli hanno beneficiato della notizia che la Germania dovrà rimborsare le società elettriche. La Corte Costituzionale tedesca ha infatti stabilito che una parte della legge per l’uscita del Paese dal nucleare era incostituzionale.
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