La Borsa di Milano ha chiuso oggi per la seconda seduta di fila in forte rialzo. Il FTSE MIB ha guadagnato il 2,1% a 18.130,66 punti. Lo spread è sceso a 154 punti, dai 158 punti di ieri.
Gli investitori hanno continuato a tornare sul mercato italiano dopo le forti vendite prima del referendum e in vista della riunione della BCE di giovedì. I mercati scommettono che l’istituto di Francoforte estenderà domani il suo programma di allentamento quantitativo.
Piazza Affari ha chiuso sui massimi di giornata. A guidare il rally sono stati anche oggi i bancari. Banca Popolare di Milano (IT0000064482) ha guadagnato il 6,3%, Banco Popolare (IT0004231566) il 6,4%, UniCredit (IT0000064854) il 9,4%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) l’1,7%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna (IT0000066123) il 10,4%, Banca MPS (IT0001334587) il 10,8%, Mediobanca(IT0000062957) il 4,8% e UBI Banca (IT0003487029) il 4,7%. Il governo ha smentito le indiscrezioni di stampa secondo cui potrebbe chiedere un prestito all’ESM, lo European Stability Mechanism, per stabilizzare Banca MPS e le altre banche in difficoltà. Si scommette tuttavia su una proroga del termine per la ricapitalizzazione della banca senese (fissata al 31 dicembre) e su un piano B che preveda l’intervento dello Stato per il salvataggio.
Generali (IT0000062072) ha guadagnato il 7,3%. Il “Giornale” scrive che il gruppo assicurativo potrebbe cedere le attività francesi ad Allianz (DE0008404005) per favorire una fusione con AXA (FR0000120628).
Telecom Italia (IT0003497168) ha guadagnato il 5,1%. Da una nota alla statunitense SEC si è appreso che Vivendi (FR0000127771) ha aumentato la quota nell’operatore telefonico al 24,19%.
Leonardo-Finmeccanica (IT0003856405) ha guadagnato il 3,1%. Merrill Lynch ha alzato il suo rating sul gruppo industriale a “Buy”.
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