L’OPEC fa salire i prezzi della benzina. Cosa fare per risparmiare?

L’accordo storico stretto sabato tra l’OPEC ed i Paesi non OPEC per ridurre la produzione di petrolio ha già avuto un impatto sui prezzi dei carburanti in Italia che sono saliti ai massimi dall’estate del 2015.

Secondo la rilevazione di Staffetta Quotidiana il leader di mercato Eni ha alzato ieri di ben 2 centesimi al litro i prezzi consigliati di benzina e diesel, così come ha fatto TotalErg. Per QW8 l’aumento è stato di 1,5 centesimi, per Tamoil di 1 cent e per IP di 0,7 cent.

Le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta vedono la benzina self service a 1,498 euro/litro (invariato, pompe bianche 1,473), diesel a 1,349 euro/litro (invariato, pompe bianche 1,326). Quanto al servito invece il prezzo medio della benzina è di 1,602 euro al litro, +0,1 centesimi, pompe bianche a 1,514, e quello del diesel a 1,456 euro al litro, +0,1 centesimi, con i distributori no-logo non oltre 1,366 euro al litro.

L’aumento dei prezzi dei carburanti allarma l’Unione Nazionale Consumatori. “Una pessima notizia. Non solo per gli automobilisti, ma per tutti gli italiani, considerato che i prezzi dei carburanti incidono anche sul prezzo finale della merce trasportata. Il solo aumento di questa settimana di 0,2 centesimi per la benzina self service, significa, su base annua, un rialzo di 2,40 euro. Se il trend proseguisse, insomma, sarebbero guai”, ha affermato Massimiliano Dona, il presidente dell’associazione.

L’UNC evidenzia che ci sono differenze, tra la benzina self service meno cara, quella delle pompe bianche, e la benzina servita più cara, pari a 21 centesimi al litro. Significa un risparmio potenziale teorico, per ogni pieno da 50 litri, di 10 euro e 50 centesimi, 252 euro all’anno. “Una differenza enorme. Ecco perché è bene che gli italiani non facciano il pieno dove capita e seguano alcuni semplici consigli” ha spiegato Dona.

Di seguito i suggerimenti dell’UNC per risparmiare:

– Non entrate nel primo distributore che vi capita appena si accende la spia della benzina, ma cercate il prezzo più basso.

– Cercate le pompe bianche, senza insegne famose (no logo), o quelle della grande distribuzione.

– Preferite il self service al servito.

– Verificate la corrispondenza tra i prezzi esposti nei cartelli e quelli effettivamente praticati.

– Guardate i benzacartelloni.

– Confrontate i prezzi attraverso il sito carburanti.mise.gov.it.

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