Il salvataggio di Banca MPS (IT0001334587) sarà per i contribuenti più caro del previsto. La banca senese ha infatti fatto sapere che la BCE ha chiesto un aumento di capitale da 8,8 miliardi di euro, superiore ai precedenti 5 miliardi di euro.
Banca MPS indica in una nota di aver ricevuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze due lettere redatte dalla BCE, indirizzate allo stesso Ministero che, oltre a confermare la sussistenza dei requisiti necessari per accedere alla misura della “ricapitalizzazione precauzionale”, hanno evidenziato che “i risultati dello stress test del 2016 hanno registrato uno shortfall, solo nello scenario avverso, nel parametro del CET 1 fully loaded a fine 2018 pari a -2,44%, da mettersi in relazione con una soglia dell’8%; tale shortfall si traduce, secondo la BCE, in un fabbisogno di capitale di 8,8 euro miliardi, comprensivo di tutte le componenti dei fondi propri così come previsti dalla normativa vigente”.
Nelle lettere, l’Eurotower ha anche indicato che Banca MPS è ancora solvente, ma che la sua posizione di liquidità ha subito un rapido deterioramento tra il 30 novembre 2016 e il 21 dicembre 2016, come evidenziato dal calo significativo della counterbalancing capacity (da 14,6 miliardi a 8,1 miliardi) e della liquidità netta a 1 mese (da 12,1 miliardi, pari al 7,6% del totale delle attività, a 7,7 miliardi, pari al 4,78% del totale delle attività).
Banca MPS ha quindi tempestivamente avviato le interlocuzioni con le autorità competenti al fine di comprendere le metodologie sottese ai calcoli effettuati da BCE di dare corso alle misure di ricapitalizzazione precauzionale come sopra riassunte.
Il titolo di Banca MPS è anche oggi sospeso dalle contrattazioni a Piazza Affari.
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