La Borsa di Milano ha chiuso oggi in lieve rialzo. Il FTSE MIB ha guadagnato lo 0,2% a 19.234,58 punti. Lo spread è sceso a 161 punti, dai 163 punti di ieri sera.
Durante l’intero 2016, il FTSE MIB ha perso il 10,2%. Piazza Affari è stata in questo modo di gran lunga la peggiore borsa dei principali Paesi europei. Francoforte guadagnato il 6,9%, Parigi il 4,9% e Londra il 14%. Madrid ha perso l’1,6%. A pesare sulla Borsa di Milano è stato il crollo dei bancari. L’indice settoriale è scivolato negli ultimi dodici mesi di più del 38%.
L’ultima seduta dell’anno è stata tranquilla e povera di spunti. In testa al FTSE MIB sono finiti Unipol (IT0001074571) e Saipem (IT0000068525). Il gruppo assicurativo ha guadagnato il 2,1% e quello petrolifero l’1%.
Bene anche Mediaset (IT0001063210) che ha ripreso a salire in attesa delle prossime mosse di Vivendi (FR0000127771). L’operatore televisivo si è apprezzato di quasi l’1%.
Salvatore Ferragamo (IT0004712375) ha guadagnato lo 0,8%. La casa di moda fiorentina ha annunciato l’accordo con l’Agenzia delle Entrate per definire il metodo di calcolo della quota di reddito esente da Ires e Irap ai fini del patent box.
Banca Popolare di Milano (IT0000064482) e Banco Popolare (IT0004231566) hanno perso rispettivamente lo 0,7% e lo 0,4%. La fusione tra le due banche sarà efficace da gennaio, con il debutto in borsa della nuova Banco Bpm.
Buzzi Unicem (IT0001347308) è stato il peggior titolo del FTSE MIB con un ribasso dell’1,4%.
Fuori dal paniere principale Parmalat (IT0003826473) ha guadagnato un ulteriore 1%. Una parte del mercato scommette che i francesi di Lactalis aumenteranno il prezzo dell’Opa totalitaria sulla compagnia alimentare italiana.
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