Mediaset (IT0001063210) ha comunicato che il suo Consiglio di Amministrazione, riunitosi oggi sotto la presidenza di Fedele Confalonieri, ha esaminato tra gli altri punti all’ordine del giorno il documento sulle linee guida di sviluppo e sui target economico-finanziari che il management presenterà domani agli analisti finanziari di stanza a Londra.
Il documento – si legge in una nota – esplicita la road map messa a punto dal management per rafforzare la leadership pubblicitaria crossmediale costruita da Mediaset negli ultimi anni. Il Biscione osserva che grazie a tale leadership, esercitata in tv, internet e radio, nel 2016 la sua raccolta pubblicitaria complessiva è cresciuta del 4,0% rispetto al 2015 (+2,8% senza considerare il contributo del polo radiofonico acquisito nel 2016).
La crescita futura di Mediaset sarà costruita sia attraverso lo sviluppo di contenuti locali e internazionali, innovative partnership internazionali come la recente Studio 71, nuovi contenuti “online first” e il lancio di una piattaforma OTT Advertising Video-on-Demand di nuova generazione, sia attraverso lo sviluppo anche digitale dell’offerta pubblicitaria.
Per quanto riguarda le efficienze, gli ambiti di azione principali saranno due. Il gruppo di Cologno Monzese spiega che da un lato sono già operative le attività con Mediaset Espana (ES0152503035) per la coproduzione internazionale di contenuti, attività estendibili anche ad altri broadcaster europei.
Dall’altro, oltre alle fisiologiche efficienze frutto dell’ottimizzazione dovuta al pieno utilizzo delle opportunità tecnologiche, sarà attuata una rifocalizzazione dell’area pay tv organizzata su due piani. Rendere disponibili i canali pay prodotti da Mediaset anche ad altri operatori, e contemporaneamente aprire la piattaforma tecnologica Premium a tutti i produttori di contenuti interessati a un’offerta pay. Questo nuovo assetto consentirà a Premium di partecipare alle aste per i diritti del calcio con un approccio orientato alle reali opportunità di business.
Mediaset prevede che tutte queste attività produrranno una crescita della sua quota di mercato pubblicitario totale dal 37,4% di oggi a oltre il 39,0% nel 2020. Con un miglioramento, sempre al 2020, dell’Ebit delle attività media italiane atteso per 468 milioni di euro.
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